Un Mito...
Tra noi per sempre
Bressanone - maggio
Costruzione teleferica
Spaccio Truppa.
Accampamento.
Signore delle cime
Dio del cielo
Signore delle cime
un nostro amico
hai chiesto alla montagna
Ma ti preghiamo
su nel paradiso
lascialo andare
per le Tue montagne
Santa Maria
signora della neve
copri col bianco
soffice mantello
il nostro amico
il nostro fratello
Su nel paradiso
lascialo andare
per le Tue montagne
Era una notte che pioveva
Era una notte che pioveva
e che tirava un forte vento;
immaginatevi che grande tormento
per un alpino che sta a vegliar
A mezzanotte arriva il cambio,
accompagnato dal capoposto
"Oh, sentinella, torna al tuo posto
sotto la tenda a riposar!"
Quando fui stato ne la mia tenda
sentii un rumore giù per la valle,
sentivo l'acqua giù per le spalle,
sentivo i sassi a rotolar.
Mentre dormivo ne la mia tenda
sognavo d'esser con la mia bella
e invece ero di sentinella
fare la guardia allo stranier..
Sul Cappello Che Noi Portiamo
Sul cappello, sul cappello che noi portiamo
Cè una lunga, cè una lunga penna nera
Che a noi serve,
che a noi serve da bandiera
Su pei monti, su pei monti a guerreggiar, ohilala
Su pei monti, su pei monti che noi saliremo
Coglieremo, coglieremo stelle alpine
Per portarle, per portarle alle bambine
Farle pianger, farle pianger e sospirar, ohilala
Su pei monti, su pei monti che noi saliremo
Pianteremo, pianteremo l'accampamento
Brinderemo, brinderemo al reggimento
Viva il corpo, viva il corpo degli Alpin, ohilala
Evviva evviva il reggimento
Evviva evviva il corpo degli Alpin
Evviva evviva il reggimento Evviva evviva il corpo degli Alpin
Queste altre canzoni al contrario si cantavano con il bicchiere in mano, generalmente era lo spaccio la sede dei festeggiamenti per chi doveva lasciare la compagnia e diventare "borghese", i congedanti passavano la stecca ai nonni e fra vino, birra, urla e cante dal juke box partiva per l'ennesima volta il silenzio fuori ordinanza di Nini Rosso, tutti i presenti dovevano stare sull'attenti immobili e in silenzio per la durata del disco che terminava con un fine urlato con tutto il fiato che si aveva
Cara burbetta
Cara burbetta
dimmi una cosa!
Cosa facevi
tre mesi fa!?
Andavi a spasso
con la morosa
e non pensavi
a fare il soldà!
Fare il soldato
alla genio pionieri
mille mestieri
ci tocca far
campi minati
reticolati,
terremotati
da riparar.
E con la miccia
e con il tritolo,
prendi lo scolo
senza ch.....
senza ch.....e
non si può stare
dalla morosa
voglio tornar.
Dalla morosa
o dall'amante
sotto le piante
a fare l'amor
sotto le piante
sopra il trifoglio
ben che ti voglio
nessun lo sà.
Nessun lo sà
nessun lo può dire
meglio morire
che restar quà.
Carta penna e calamaio
Con carta penna e calamaio
si fa
con carta penna e calamaio
si fa
con carta penna e calamaio
si fa il congedo
La pelle delle mie ossa
sarà
la pelle delle mie ossa
sarà
la pelle delle mie ossa
sarà la carta.
La punta del mio cuore
sarà
la punta del mio cuore
sarà
la punta del mio cuore
sarà la penna
Il sangue delle mie vene
sarà
il sangue delle mie vene
sarà
il sangue delle mie vene
sarà l'inchiostro.
Ti scrivero una letterina
perche
Ti scrivero una letterina
perche
Ti scrivero una letterina
perche ti amo
e quando tu la leggerai
sarà
e quando tu la leggerai
sarà
e quando tu la leggerai
sarà finita
e quando noi la leggeremo
sarem
e quando noi la leggeremo
sarem
e quando noi la leggeremo
sarem borghesi.
ALLARMI
ALLARMI
ALLARMI SIAM BORGHESI
SON GIORNI E NON SON MESI !!
E non si sente più la ritirata,
nemmeno il contrappello e l'adunata,
e non si mangia più nella gavetta,
perchè l'abbiam lasciata alla burbetta.
Burbetta sparati se hai tre mesi,
noi siam borghesi e a casa si và.
Casa si và e non si torna più,
mi scopo la ragazza che hai lasciato tu
e con le gambe in su e con le gambe giù,
alla caserma Vodice non torno più !!!!
Si canta.
Bagordi
Suoni di caserma
Buona notte nonnino.
Verso la cima.
L'ultimo treno.
E cosi fra licenze, permessi, permessini, imboscamenti, campi, marcie, guardie, scoppiamenti, arrabiature e sbronze colossali, contando i giorni uno ad uno, giunge l'Alba di quella notte lunga un anno, il "Secondo 79" ha dato. Passando per l'ultima volta sotto la sbarra di via Dante, nell'euforia generale si leggeva nei nostri occhi una punta di tristezza, stavamo lasciando quella che per un pò era stata la nostra casa.
Negli anni piu belli i giorni piu tristi.
Avevo 19 anni, ne avrò 21, 20 non li ho mai avuti.
Erano le scritte sulle penne dei congedanti, ma pensando oggi, niente di quel breve ma intenso periodo passato alla Vodice è andato perduto, un anno di naja non avra fatto di noi proprio dei veri uomini ma sicuramente ci ha insegnato che amicizia, onore, onestà, rispetto e senso del dovere, erano e sono Valori indispensabili per continuare sulla lunga strada della nostra vita.