Bolzano, 15 ottobre 2009
Mi è stato chiesto di mettere per iscritto un ricordo
di Luigi Tammaro che ci ha lasciato improvvisamente lo scorso settembre.
Proverò a fare mente locale e cercare di tornare, per quanto mi è possibile, indietro nel tempo, anche tenendo conto che egli fu alle mie dipendenze per soli due anni.
Negli anni dal '66 al '68 alla compagnia erano stati assegnati molti tra Ufficiali e Sottufficiali e ciò per far fronte ai numerosi impegni cui la Compagnia era chiamata con sempre maggiore frequenza in tutto il territorio di competenza della Tridentina.
Tra queste necessità vi era quella relative all'impiego e conseguente manutenzione dei mezzi di trasporto e di lavoro in supporto alle numerose squadre che via via venivano costituite per il soddisfacimento delle continue esigenze connesse alla particolare situazione politica in Alto Adige nel decennio 1961 - 1969. Pertanto a metà del 1966 giunsero a Bressanone alcuni sotttufficiali tra cui Tammaro con la specializzazione di motorista.
Era ancora caporalmaggiore ma prossimo alla nomina a sergente che arrivò alla fine dell'anno. Fu messo in officina alle dipendenze del Serg,Magg. Riziero Grassi che,come si ricorderanno i pionieri che lo hanno conosciuto,non aveva un carattere facile.
Raccomandai a Grassi di essere molto paziente ed essergli vicino in quanto il ragazzo mi sembrava molto timoroso e spaurito. Non so quanto queste mie raccomandazioni abbiano avuto l'effetto voluto ma con il tempo vidi il Tammaro essere più deciso e meno impacciato. Il suo carattere buono e generoso lo portavano ad essere sempre disponibile, inoltre era sempre di ottimo umore. Ricordo come fosse ieri che molto spesso canticchiava quando veniva a farmi firmare i buoni di prelevamento dei pezzi di ricambio per la manutenzione ordinaria dei mezzi.
Quando era al circolo lo sentivo spesso parlare della sua Aurora che era il suo punto di riferimento in ogni momento. Durante il periodo che ha trascorso con me è stato sempre disposto a svolgere gli incarichi più gravosi. Poi non ho più saputo come avesse svolto il servizio. L'ho visto saltuariamente e mi salutava sempre con il sorriso sornione tra il serio ed il faceto. Tempo dopo venni a conoscenza da amici di Bressanone che aveva avuto un infarto e per la sua cardiopatia era stato trasferito consentendogli di avvicinarsi al suo paese d'origine Guglionesi in provincia di Campobasso. L'ultima volta che l'ho incontrato è stato a Pederù nel giugno 2007: già si notavano i segni di un deterioramento fisico che purtroppo l'hanno portato ad una scomparsa prematura.